

Nel Salento il vino buono delle feste era quello fatto con la Malvasia Nera. Il Diecianni recupera la vecchia tradizione della vinificazione in purezza, senza alcun preventivo affinamento in legno, in tal modo esaltandone fragranza e frutto. Questo vino è di colore rosso intenso. Al naso sentori di mora, arancia e viola. In bocca è fresco e sprigiona sensazioni di ciliegia e mirtillo. E’ di corpo robusto e piacevolmente morbido.
Le origini di questo vino risalgono al Medioevo: in questo periodo, infatti, a Malta veniva coltivato un particolare tipo di vino. Successivamente, nel 1200 d.C, i veneziani lo importarono nella penisola dando così inizio alla sua diffusione. Il nome “Malvasia” deriva, però, dal greco: i veneziani infatti coniarono questo nome dopo aver conquistato la città del Peloponneso chiamata “Monembasia”. Questa malvasia è tradizionalmente legata al territorio salentino anche se è presente in altre zone del paese. Questo vitigno dimostra una buona resistenza alle alte temperature. Le uve hanno buccia sottile e polpa dolce e croccante: per questo vengono utilizzate anche come frutta per un consumo fresco. Viene vinificata in uvaggio anche con altre varietà come il negroamaro e il sangiovese. La prima annata messa in bottiglia del Diecianni Malvasia Nera è stata la 2016.