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Il Negroamaro è il vitigno più diffuso in Puglia. Le sue origini come il suo stesso nome sono incerte. Si ritiene, infatti, che esso possa derivare sia da termini dialettali (niuru maru) che dalla combinazione della parola latina niger e greca mavros, entrambe indicanti il tipico colore nero delle uve. Il Diecianni è di colore rosso intenso con spiccati profumi di prugna e ciliegia. Dal gusto pieno ed equilibrato sorretto da eleganti tannini.
Non si conoscono con certezza le origini del vitigno negroamaro. Probabilmente è stato introdotto nella zona ionica dai coloni greci. Anche in assenza di prove certe, si può affermare che qualche antenato del negroamaro è probabilmente arrivato sulla costa jonica del Salento già nell’ VIII-VII secolo a. C. e poi diffusosi in Puglia, Calabria e Campania. Ciò spiegherebbe il grande numero dei sinonimi (lagrima, porcinara, olivella, negro amaro) con cui quest’uva era conosciuta nell’ ottocento. Questo vitigno è coltivato esclusivamente in Puglia e in particolar modo nel Salento (Prov. Lecce, Brindisi e Taranto).