

I rosati, da sempre, hanno rappresentato il fiore all’occhiello della rinascita enologica pugliese. Come il Rosarò, miglior vino rosato d’Italia nel 2018 e uno dei pochi a denominazione di origine protetta del Salento. E ’di color rosa corallo e di straordinaria luminosità. Intrigante all’olfatto con piacevoli sfumature di pompelmo rosa, fragola e pesca. Finale persistente con note agrumate e balsamiche.
UVE
100% Negroamaro
ZONA DI PRODUZIONE ED EPOCA DI VENDEMMIA
Guagnano – La vendemmia viene effettuata manualmente nella seconda decade di settembre.
IN CANTINA
Vinificazione in serbatoi di acciaio a 14-16° C per 10/15 ore.
DURATA
Da bere subito o da conservare per 3 /5 anni.
TEMPERATURA DI SERVIZIO – ABBINAMENTI
11°C – Troccoli al ragù di scorfano; Tubettini con la pescatrice; Tartare di ricciola agli agrumi; Bombette arrosto (d'estate); Crostata di ricotta alla salentina e Pastiera Napoletana (dopo almeno tre anni di invecchiamento).
La denominazione Salice Salentino Negroamaro è una delle prime nate in Puglia: infatti, è stata istituita ad aprile del 1974. L’area geografica vocata alla produzione di questa importante DOP comprende in tutto 7 comuni del Nord Salento tra cui Guagnano. Il Diecianni Salice Salentino Negroamaro ha un colore rosso compatto con delicate sfumature granata. Il profilo sensoriale è complesso: esso spazia dalla tipica nota di tabacco a quella della vaniglia. In bocca esprime sensazioni di mandorla amara su un tannino potente. Di questi magnum, annata 2016, ne sono stati prodotti solo 762 esemplari e tutti sono venduti con certificato di autenticità.
COSA PREVEDE IL PROGRAMMA
Si parte dalla cantina situata nel centro abitato per raggiungere, appena fuori dal paese, i vigneti di negroamaro coltivati secondo l’antico sistema ad “alberello”. Si prosegue alla volta delle “vignesalve”, vigneti ad agricoltura biologica, dove è possibile visitare un antico pozzo salentino a pianta circolare, scavato a mano e costruito in tufo e carparo leccese. Ritornati in cantina, a parlare sarà finalmente il vino: una degustazione di 5 delle etichette più importanti , con abbinamento a “La Marenna”, concluderà un’esperienza veramente unica.
Questo vino rimane impresso nella memoria alla stessa maniera di come i nostri avi conficcavano nel terreno le “pietrefinite”, custodi secolari del limite geografico delle proprie vigne. Rosso rubino con onde purpuree. Al naso regala sensazioni di amarena e liquirizia. In bocca interminabile finale di cacao e fico mandorlato. La prima annata prodotta è stata la 2011.
Confezione in legno rifinita con stampa di un particolare del quadro "I Negramanti" collocato nella sala degustazione della cantina Feudi di Guagnano. La scatola contiene una bottiglia di Pietrafinita Salento IGT, una di Cupone Salice Salentino Negroamaro Riserva Doc e una di Nero di Velluto Negroamaro IGT Salento della selezione annate storiche.
COSA PREVEDE IL PROGRAMMA
Appuntamento nel centro storico di Lecce in mattinata (l’orario esatto verrà comunicato il giorno prima), dove una guida autorizzata porterà i turisti a scoprire le bellezze del barocco leccese attraverso la visita di Piazza S. Oronzo (Sedile, chiesetta di S. Marco, colonna di S. Oronzo, Anfiteatro), Piazza Duomo e Basilica di S. Croce. Dopo circa due/tre ore di visita nella città di Lecce si raggiungerà, attraverso un van, la cantina Feudi di Guagnano dove gli ospiti potranno degustare 3 vini della selezione “Le Riserve” in abbinamento a taglieri di salumi e formaggi locali. Dopo circa 2 ore i turisti faranno rientro a Lecce.
Bomboniera composta con una bottiglia di Diecianni Negroamaro Salento IGT allestita con elegante fiocco in raso. La bomboniera può essere composta anche con altre bottiglie del catalogo Feudi di Guagnano e può essere allestita con etichette personalizzate. Per confezioni e decorazioni diverse chiedere preventivo telefonando allo 0832705422 o scrivendo a contact@feudiguagnano.it
La Malvasia Bianca è un vigneto da sempre presente nel Salento. In particolare, questi pochi esemplari di magnum (12 in tutto) sono stati ottenuti da un antica vigna padronale e vinificati senza l’ausilio di tecniche moderne come il controllo della temperatura. Di buon corpo e struttura (gradazione alcolica 14,5% vol.) è di color giallo oro con sentori di mandorla ed erbe aromatiche. Tutti gli esemplari sono venduti con certificato di autenticità.
Come ogni vitigno, anche il Primitivo ha la sua storia. Da Gioia del Colle arriva a Manduria per proseguire, poi, fino a Guagnano. Ognuno di essi però, ha differenti caratteristiche. Come il Diecianni Primitivo, vino elegante e opulento. Al debutto è di colore rosso compatto con intense sfumature violacee. Ampio e persistente all’olfatto, con profumo intenso e intrigante di violetta. In bocca sprigiona sentori di liquirizia, amarena e prugna impreziositi da morbidi tannini.
Il Negroamaro è il vitigno più diffuso in Puglia. Le sue origini come il suo stesso nome sono incerte. Si ritiene, infatti, che esso possa derivare sia da termini dialettali (niuru maru) che dalla combinazione della parola latina niger e greca mavros, entrambe indicanti il tipico colore nero delle uve. Il Diecianni è di colore rosso intenso con spiccati profumi di prugna e ciliegia. Dal gusto pieno ed equilibrato sorretto da eleganti tannini.
La denominazione Salice Salentino Negroamaro è una delle prime nate in Puglia: infatti, è stata istituita ad aprile del 1974. L’area geografica vocata alla produzione di questa importante DOP comprende in tutto 7 comuni del Nord Salento tra cui Guagnano. Il Diecianni Salice Salentino Negroamaro ha un colore rosso compatto con delicate sfumature granata. Il profilo sensoriale è complesso: esso spazia dalla tipica nota di tabacco a quella della vaniglia. In bocca esprime sensazioni di mandorla amara su un tannino potente
Se in un vino ricercate la tradizione e il rispetto del territorio, questa riserva non tradirà le vostre aspettative. E’ un vino dal carattere austero e unico ottenuto da antichi alberelli di negroamaro. Rosso di particolare luminosità e consistenza. All’olfatto note di tabacco, di noci ed erbe mediterranee. Al palato morbidezza di tannini e note balsamiche.
Il nome Animè ci ricorda le belle feste d’estate sulle spiagge del Salento animate da spensierate comitive di giovani. Vino che si presenta di color rosa intenso. Al naso sentori fruttati, in bocca note di melagrana con un pétillant equilibrato ed elegante.
COSA PREVEDE IL PROGRAMMA
Nel corso della degustazione, da effettuarsi nella bottaia a Guagnano, che prevede l’assaggio di 5 vini assieme ad un tagliere di salumi e formaggi locali, verranno illustrate le tecniche di coltivazione e vinificazione del negroamaro, della malvasia nera e del primitivo, sia in rosso che in rosato. L’esperienza è resa ancor più interessante dal racconto di aneddoti, storie e curiosità come quella del “tappo colmatore” di Leonardo da Vinci.
Nel Salento il vino buono delle feste era quello fatto con la Malvasia Nera. Il Diecianni recupera la vecchia tradizione della vinificazione in purezza, senza alcun preventivo affinamento in legno, in tal modo esaltandone fragranza e frutto. Questo vino è di colore rosso intenso. Al naso sentori di mora, arancia e viola. In bocca è fresco e sprigiona sensazioni di ciliegia e mirtillo. E’ di corpo robusto e piacevolmente morbido.
Confezione in legno dipinta a mano dai pittori Mario Miccoli e Nadia Verrienti che riproduce un tipico paesaggio pugliese. La scatola contiene una bottiglia di Pietrafinita Primitivo di Manduria DOP, una di Cupone Salice Salentino Negroamaro Riserva Dop e una di Nero di Velluto Negroamaro IGP Salento. Con la stessa scatola è possibile abbinare anche altre bottiglie della linea Riserve o Diecianni. (Per conoscerne il prezzo chiamare direttamente allo (0)832705422 ).
I rosati, da sempre, hanno rappresentato il fiore all’occhiello della rinascita enologica pugliese. Come il Rosarò, miglior vino rosato d’Italia nel 2018 e uno dei pochi a denominazione di origine protetta del Salento. E ’di color rosa corallo e di straordinaria luminosità. Intrigante all’olfatto con piacevoli sfumature di pompelmo rosa, fragola e pesca. Finale persistente con note agrumate e balsamiche.
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