

Lo Chardonnay è un vitigno presente in tutto il modo ma non per questo i vini che ci regala sono gli stessi. Ognuno di essi ha gusto, aromi, colore e personalità che parlano del territorio in cui è coltivato. Come questo DIECIANNI: un vino dal colore giallo paglierino che sprigiona note di pera, ananas ed erbe aromatiche. Straordinario all’assaggio con ingresso speziato e un finale dalla buona sapidità.
COSA PREVEDE IL PROGRAMMA
Nel corso della degustazione, da effettuarsi nella bottaia a Guagnano, che prevede l’assaggio di 5 vini assieme ad un tagliere di salumi e formaggi locali, verranno illustrate le tecniche di coltivazione e vinificazione del negroamaro, della malvasia nera e del primitivo, sia in rosso che in rosato. L’esperienza è resa ancor più interessante dal racconto di aneddoti, storie e curiosità come quella del “tappo colmatore” di Leonardo da Vinci.
Questo vino è fatto con le uve di tre vigne di contrada Camarda. Noi le chiamiamo Le Camarde quasi fossero delle vecchie sorelle che ogni anno, instancabilmente, ci regalano grandi vini. Da giovane ha un colore rosso profondo e un profilo sensoriale complesso con sentori di pot pourri di fiori secchi. Al palato note di caffè e cioccolato fondente. Finale lungo sostenuto da tannini setosi.
Come ogni vitigno, anche il Primitivo ha la sua storia. Da Gioia del Colle arriva a Manduria per proseguire, poi, fino a Guagnano. Ognuno di essi però, ha differenti caratteristiche. Come il Diecianni Primitivo, vino elegante e opulento. Al debutto è di colore rosso compatto con intense sfumature violacee. Ampio e persistente all’olfatto, con profumo intenso e intrigante di violetta. In bocca sprigiona sentori di liquirizia, amarena e prugna impreziositi da morbidi tannini.
Questo vino è fatto con le uve di tre vigne di contrada Camarda. Noi le chiamiamo Le Camarde quasi fossero delle vecchie sorelle che ogni anno, instancabilmente, ci regalano grandi vini. Da giovane ha un colore rosso profondo e un profilo sensoriale complesso con sentori di pot pourri di fiori secchi. Al palato note di caffè e cioccolato fondente. Finale lungo sostenuto da tannini setosi. La prima annata prodotta di questo vino è stata la 2002.
Come ogni vitigno, anche il Primitivo ha la sua storia. Da Gioia del Colle arriva a Manduria per proseguire, poi, fino a Guagnano. Ognuno di essi però, ha differenti caratteristiche. Come il Diecianni Primitivo, vino elegante e opulento. Al debutto è di colore rosso compatto con intense sfumature violacee. Ampio e persistente all’olfatto, con profumo intenso e intrigante di violetta. In bocca sprigiona sentori di liquirizia, amarena e prugna impreziositi da morbidi tannini.
Se in un vino ricercate la tradizione e il rispetto del territorio, questa riserva non tradirà le vostre aspettative. E’ un vino dal carattere austero e unico ottenuto da antichi alberelli di negroamaro. Rosso di particolare luminosità e consistenza. All’olfatto note di tabacco, di noci ed erbe mediterranee. Al palato morbidezza di tannini e note balsamiche.
La verdeca è uno dei vitigni storici della Puglia. Deve il suo nome alla particolare tinta verdolina del grappolo che si ritrova anche nel colore del vino. Trova la sua massima espressione su terreni mediamente profondi e composti da roccia calcarea. Nel bicchiere svela fragranze di mela verde, limone e anice stellato. In bocca sensazioni di sale su buon equilibrio e finezza. L’annata 2023 è stata imbottigliata in una bottiglia scura per preservarne al meglio le caratteristiche cromatiche e organolettiche.
E’ uno dei negroamaro che più incuriosisce e affascina. Per questo vale sempre la pena tenerne in cantina una buona scorta per berne un calice al momento giusto. E’ un vino dal colore rosso intenso. Al naso esplode con sentori di carruba e uvetta. In bocca presenta note speziate di pepe nero e tabacco. Il finale è lungo e di struttura. La prima annata prodotta è stata la 2002 in 2.298 esemplari. Tutte le bottiglie sono numerate a mano.
COSA PREVEDE IL PROGRAMMA
Appuntamento in azienda la mattina presto o il pomeriggio (l’orario esatto verrà comunicato almeno due giorni prima) automuniti con destinazione le vigne in agro di Guagnano. Dopo circa un’ora di vendemmia è previsto il rientro in cantina dove verranno illustrati i processi di vinificazione e affinamento dei vini. Qui si potrà mangiare l’uva con delle fette di pane casareccio e fare la “Marenna” con abbinamento a 5 vini dell’azienda.
I rosati, da sempre, hanno rappresentato il fiore all’occhiello della rinascita enologica pugliese. Come il Rosarò, miglior vino rosato d’Italia nel 2018 e uno dei pochi a denominazione di origine protetta del Salento. E ’di color rosa corallo e di straordinaria luminosità. Intrigante all’olfatto con piacevoli sfumature di pompelmo rosa, fragola e pesca. Finale persistente con note agrumate e balsamiche.
Se in un vino ricercate la tradizione e il rispetto del territorio, questa riserva non tradirà le vostre aspettative. E’ un vino dal carattere austero e unico ottenuto da antichi alberelli di negroamaro. Rosso di particolare luminosità e consistenza. All’olfatto note di tabacco, di noci ed erbe mediterranee. Al palato morbidezza di tannini e note balsamiche. Di questi magnum, annata 2006, ne sono stati prodotti solo 25 esemplari e tutti sono venduti con certificato di autenticità.
E’ uno dei negroamaro che più incuriosisce e affascina. Per questo vale sempre la pena tenerne in cantina una buona scorta per berne un calice al momento giusto. E’ un vino dal colore rosso intenso. Al naso esplode con sentori di carruba e uvetta. In bocca presenta note speziate di pepe nero e tabacco. Il finale è lungo e di struttura.
E’ uno dei negroamaro che più incuriosisce e affascina. Per questo vale sempre la pena tenerne in cantina una buona scorta per berne un calice al momento giusto. E’ un vino dal colore rosso intenso. Al naso esplode con sentori di carruba e uvetta. In bocca presenta note speziate di pepe nero e tabacco. Il finale è lungo e di struttura.
I rosati, da sempre, hanno rappresentato il fiore all’occhiello della rinascita enologica pugliese. Come il Rosarò, miglior vino rosato d’Italia nel 2018 e uno dei pochi a denominazione di origine protetta del Salento. E ’di color rosa corallo e di straordinaria luminosità. Intrigante all’olfatto con piacevoli sfumature di pompelmo rosa, fragola e pesca. Finale persistente con note agrumate e balsamiche.
Confezione in legno dipinta a mano dai pittori Mario Miccoli e Nadia Verrienti che riproduce un tipico rosone presente all’esterno delle chiese pugliesi. La scatola contiene una bottiglia di Le Camarde Negroamaro & Primitivo IGP Salento.
Lo Chardonnay è un vitigno presente in tutto il modo ma non per questo i vini che ci regala sono gli stessi. Ognuno di essi ha gusto, aromi, colore e personalità che parlano del territorio in cui è coltivato. Come questo DIECIANNI: un vino dal colore giallo paglierino che sprigiona note di pera, ananas ed erbe aromatiche. Straordinario all’assaggio con ingresso speziato e un finale dalla buona sapidità.
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